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MOLIX SKIRMJAN EVO AREA FISHING

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Molix

Nuova serie di canne Molix Skirmjan Evo Area Fishing, destinate alla tecnica area trout. Skirmjan Evo MSE-AF-602XUL: canna specifica per l’Area Game, il riale, il torrente, la cava o il laghetto per micro ondulanti da 0,5 a 2 gr. Leggera e sensibile, con azione regular che aiuta nella gestione della preda, quando si utilizzano fili sottili. La componentistica è alta qualità: dagli anelli adeguati all’uso dei trecciati all’impugnatura in sughero. Si consiglia l’uso di trecciati o di Fluoro Coated. Skirmjan Evo MSE-AF-642L: canna ideale per le partenze di gara e/o in tutti qui momenti in cui l’attività delle Trote è davvero frenetica. Estremamente rapida e “attiva” nella risposta del cimino, con una schiena molto ferma, che garantisce la potenza necessaria per portare velocemente la preda a guadino e per tornare subito in pesca, senza perdere secondi preziosi. La conicità accentuata insieme alla strutturazione compatta dell’attrezzo nel suo insieme, la rendono ideale anche per l’utilizzo di piccoli Minnow e Jerkbait, dedicati a questa disciplina. Skirmjan Evo MSE-AF-662UL: Canna specifica per l’Area Game nelle situazioni in cui serve cercare il pesce anche a lunga distanza con ondulanti da 1 a 4 gr. L’azione regular aiuta il pescatore a mantenere il controllo della preda nonostante l’utilizzo di fili sottili. Un’ottima schiena consente di fronteggiare pesci di taglia. La componentistica è di alta qualità: dagli anelli adeguati all’uso dei trecciati all’impugnatura in sughero. Si consiglia l’uso di trecciati o di Fluoro Coated.

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SEASPIN TOTO 131

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Seaspin

Il buco che “buca”!! Il nome deriva da Antonio Crasà, Totò per gli amici, componente dello staff del marchio, che ha avuto la prima idea e ha realizzato il primo prototipo di legno da cui è partita tutta la fase di progettazione e di realizzazione del modello. Con la realizzazione di questo artificiale, proprio per la sua singolarità estetica, ma soprattutto per quanto di tecnico rappresenta, si alza di molto l’asticella della progettazione delle hard bait di ultima generazione. In questo caso lo studio di progettazione esce dallo schema naturalistico d’imitazioni di colori o forme simili al reale, per andare alla ricerca di nuovi profili e superfici che siano funzionali al movimento che si voglia l’artificiale abbia in acqua. In cosa consiste dunque tutta questa innovazione? Nell’utilizzo di una forma semplice ma che ha comportato più di due anni di studi e di test per collocarla correttamente e far sì che durante il nuoto crei forze complesse che causino azioni sorprendenti: un buco. Un semplice buco che comporta però un’importante innovazione nel mondo delle esche artificiali. Un buco che genera ovviamente delle vibrazioni diverse dal normale e che, per questo motivo, sono percepite dai pesci in maniera più efficace e che causa dei comportamenti in acqua molto interessanti difficilmente confrontabili con alcun altro popper in commercio. Un progettista può immaginare immediatamente quale importanza e quali forze si generano con la presenza stessa dell’anomalia di un foro nella parte posteriore del modello. Queste forze sono create dalla forma particolare e asimmetrica delle superfici che creano il foro e che interrompono i filetti di acqua che normalmente aderiscono ai fianchi e al corpo dell’artificiale durante il recupero. Per progettare correttamente le superfici, in particolare quelle nella zona intorno al buco, chiamiamola “camera del foro”, abbiamo deciso di utilizzare dei programmi dedicati alla meccanica strutturale e alla fluidodinamica che ci offrivano la possibilità di simulare varie configurazioni relative al comportamento strutturale dell’artificiale. Le due svasature laterali asimmetriche servono, infatti, a convogliare una quantità maggiore di aria e acqua nella zona in questione e, in collaborazione con le superfici curve di battuta, creano un attrito nella parte posteriore dell’artificiale e interagiscono continuamente nel nuoto del modello. Potremmo semplificare l’azione come un freno che tra le altre cose genera un caratteristico “brivido” a intervalli regolari durante l’azione di recupero che è veramente molto interessante. Oltre a questo, l’esca una volta entrata in acqua accumula, proprio all’interno del foro, una bolla d’aria che alleggerisce la parte posteriore favorendone lo scodinzolamento iniziale. Jerkando successivamente con energia, l’artificiale crea un tubo di bollicine, che si disperde nell’acqua, decisamente superiore a quello formato dai popper normali, sia per la presenza del surplus di aria trattenuto dal foro sia e soprattutto per la forte turbolenza che si crea all’interno del complesso sistema della “camera del foro”. Altra caratteristica causata dal freno posteriore, esaminato in precedenza, è l’arresto immediato dell’artificiale quando il pescatore interrompe il recupero. L’esca si ferma come durante la pausa di un video! Un’assenza totale di abbrivio. In generale l’artificiale si può descrivere come un popper “nuotatore che durante l’azione di recupero entra ed esce dall’acqua automaticamente senza che sia necessaria nessun’azione particolare con la canna da parte del pescatore. Recuperato linearmente, o alternato a brevi o lunghe jerkate, crea un tubo subacqueo di bollicine veramente impressionante intervallato da un caratteristico “brivido” dell’esca che entra autonomamente in vibrazione a intervalli regolari. Il Toto è perfetto anche se utilizzato a strappi da fermo per rompere la superficie e creare grandi schizzi sull’acqua. Lancio? Lontanissimo. Per quanto riguarda la camera del foro, che indubbiamente caratterizza tutta l’estetica dell’esca, sono state scelte delle specifiche colorazioni metallizzate, ma non riflettenti, per creare un’alternanza lucido/opaco durante il nuoto che ha sembra dato ottimi risultati in pesca. Nei modelli trasparenti questa diversa luminosità è causata dai flash ritmici dovuti alle diverse angolazioni della lamina interna metallizzata durante l’azione di rollio dell’esca. Vista la particolare resistenza delle ancorette è dedicato in particolare a serra, lecce e ricciole ma in generale a tutti i pesci della fascia mediterranea come barracuda e tunnidi di media taglia. Il Toto 131 ha l’armatura passante e il disegno è registrato a livello europeo. SEASPIN TOTO 131

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ITALCANNA EVO (EVOLUZIONE)

€ 285.00 322.00
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Italcanna

La evo 170 è una canna telescopica da surf casting di ultima generazione, progettata e studiata con la collaborazione di stefano simi, campione italiano di long casting ed esperto di pesca dalla spiaggia. grazie all'impiego di materiali in carbonio molto sofisticati ed all'esclusivo sistema di compattazione delle fibre, si è realizzato una struttura robusta, potente e ben bilanciata; la prima impressione potrebbe trarre in inganno a causa del ridotto diametro del calcio e della sottile vetta, ma possiamo assicurarvi che le prestazioni di questo modello vanno ben oltre le aspettative. grazie alla vetta in carbonio pieno che si accorda in perfetta sintonia alla struttura di potenza, si è riusciti ad ottenere una costanza di prestazioni da 120 a 170 gr. senza uguali; anche lanci non esasperati o comunque non perfetti, portano il piombo a grande distanza; facile gestione e notevoli possibilità di controllo per tiri di precisione. ottima la tenuta in pesca che rispetto ad altre canne risulta essere migliore, cioè a parità di piombo "scava" meno e consente di tenere piombo più leggero e quindi filo più sottile con i vantaggi che potete immaginare. e' composta di 6 elementi, per ridurre il numero degli scorrevoli e per posizionare gli anelli dove realmente servono. gli anelli sono in sic ed il portamulinello è del tipo anatomico affusolato. crediamo che la evo 170 proprio in virtù di queste caratteristiche non passerà inosservata agli occhi di chi come noi cerca sempre il meglio.